Per gruppi

Il soggiorno presso la Casa San Francesco di Varigotti consente di effettuare escursioni alla scoperta non solo del magnifico territorio in cui  inserita (Noli, Albenga, il Finalese…) ma altresì della Liguria, essendo da qui facilmente raggiungibili con escursioni giornaliere Genova e Portofino, la Costa Azzurra, l’imperiese.

Le seguenti iniziative sono organizzate dall’agenzia La nostra Liguria.

Per maggiori informazioni scrivere o telefonare a:
homepage – http://digilander.libero.it/guideliguria
e-mail – guideliguria@libero.it
cellulare – 339/4402668

Guide turistiche autorizzate dalla provincia di Savona conducono visite guidate alla scoperta dei tesori di questa magnifica parte della Liguria. I percorsi guidati storico – artistici toccano le principali emergenze architettoniche, con riferimento a cultura, aneddoti e tradizioni locali; l’itinerario consentirà di scoprire angoli poco conosciuti o di fruire di edifici civili e religiosi solitamente chiusi al pubblico.

 

TREKKING NOLI – VARIGOTTI


Escursione guidata che partendo dallo splendido centro storico di Noli raggiunge Varigotti e la chiesa di S. Lorenzo  (visita dell’interno). Il trekking consentirà di scoprire il magnifico entroterra, con vista mozzafiato dall’alto delle falesie di Capo Noli. Lungo il percorso una deviazione consente di raggiungere l’Eremo del Capitano e la suggestiva Grotta dei Falsari.

 

LA ANTICA CHIESA DI SAN LORENZO  E VARIGOTTI


Il toponimo di Varigotti da sempre ritenuto di difficile interpretazione può essere inquadrato nell’area linguistica ligure pre-latina, identificandovi un nome composto da una diffusa radice uara, indicante un “luogo umido” o più semplicemente “acqua profonda”, e cottis, nel suo significato originario di “roccia”: un’interpretazione che si adatta molto bene alle caratteristiche orografiche del sito.

Varigotti si compone di piccoli nuclei medievali abbarbicati tra ulivi, e di un borgo “saraceno”, con variopinte case dai tetti a terrazza, affacciate direttamente sulla spiaggia. Sul promontorio di Punta Crena, oasi naturale,  l’imponente torre di vedetta e le tracce del castrum bizantino ci raccontano di una trascorsa grandezza. La vista abbraccia, nelle giornate limpide, la Corsica e le isole toscane.

Un sentiero che sale tra le “fasce”, i grovigli della macchia mediterranea e il profumo dei pini,  raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo.

Nella chiesa di San Lorenzo vecchio solo il lato nord conserva in vista un tratto di muratura medievale, mentre sono il frutto di riedificazioni tardo e post medievali il fianco sud (fine ‘500) e la zona absidale (inizio del ‘500). Alcune importanti modifiche ebbero luogo alla fine del ‘600, mentre un’altra considerevole fase edilizia fu realizzata a metà del XIX secolo. Fra i laterizi di reimpiego emerge la presenza di numerosi mattoni databili agli inizi del XV secolo: essi sembrano indicare la presenza di una significativa fase edilizia della chiesa, di cui però al momento non restano altre prove materiali. Accanto ai risultati ottenuti, l’evidenza archeologica ha prodotto alcuni quesiti insoluti: perché una fase costruttiva tanto imponente in un’epoca riconosciuta di declino per S. Lorenzo, che alla fine del XVI secolo perse anche la funzione di parrocchiale? E perché nel fronte sud (fine ‘500) vennero adottati elementi formali di gusto ancora pienamente medievali, come le monofore e gli stretti portali ad arco? Solo un’adeguata indagine storica potrà permettere di individuare le ragioni, molto probabilmente di carattere simbolico, che sono alla base di questa scelta di elementi arcaici a imitazione del romanico, realizzati però con materiali e tecniche costruttive già rinascimentali.

 

CERVO


Cervo, come un’ostrica sullo scoglio, è un labirinto di terrazze, archi, scalinate, case medioevali e palazzotti barocchi, aggrappati alla roccia di fronte al mare; un varietà di scorci inimitabili fanno la delizia di pittori e fotografi. La visita guidata consentirà di scoprire la magnifica Parrocchiale di Cervo, uno dei maggiori monumenti barocchi del ponente ligure, nota come la Chiesa dei “corallini”; questo era il soprannome dei marinai cervesi che per secoli si spinsero fino alla Sardegna, alla Tunisia e alle Baleari per pescare il corallo.

La guida turistica consentirà di scoprire angoli pittoreschi e suggestivi di Cervo, e edifici di pregio, come Palazzo Morchio. La sua costruzione risale al XVII secolo presentandosi come il classico palazzo in stile genovese, arricchito dal pregiato portale in ardesia.

La visita guidata di Cervo potrà toccare anche il Museo Etnografico del Ponente Ligure. Le sale del museo, dedicate all’etnografia di Cervo e della Riviera di Ponente, sono ubicate presso il locale castello dei Clavesana. L’esposizione museale presenta quotidiane scene di vita del XIX secolo relative all’artigianato, all’agricoltura, alla marineria e alla casa, con particolari attrezzi animati da manichini vestiti con costumi dell’epoca.

 

GENOVA: ANTICA REPUBBLICA MARINARA


Nei “carruggi” medioevali si schiudono scorci suggestivi come la piazza S. Matteo con le case di branca D’Oria (che Dante incontra all’Inferno), la magnifica Cattedrale di S. Lorenzo, le tante facciate a trompe l’oeil che fanno della Repubblica Marinara una città dipinta (Genua picta).

Alcuni indizi ci guideranno sulle tracce di Marco Polo (prigioniero dei genovesi, scrisse qui il Milione), di Cristoforo Colombo (splendide le aiuole fiorite che rappresentano le tre caravelle), di Paganini (è visibile il celebre violino), di Mazzini

L’età moderna è rappresentata dalla “Via Aurea” una delle più belle strade d’Europa. Visita di una dimora dell’antica nobiltà genovese: Palazzo Rosso, con salita al belvedere del tetto (magnifica vista sulla città e sul porto). In alternativa Palazzo Reale, con la celeberrima galleria degli specchi, o la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.

 

PORTOFINO E IL PARCO NATURALE


Portofino è considerato all’unanimità uno dei più caratteristici e pittoreschi borghi marinari del mondo. La visita guidata di Portofino consentirà di scoprire le tradizioni e le bellezze del borgo, la chiesa di S. Giorgio, la Parrocchia di S. Martino, il Castel Brown sede di mostre temporanee ed il suo fantastico parco, i sentieri che risalgono le alture del borgo, raggiungono la panoramica punta del faro, o suggestive calette. Arrivando a Portofino con il battello si ha un ‘emozione unica.

Escursione in battello con visita di piccoli borghi affacciati sul mare e della splendida baia di Portofino.

Ed ecco, all’improvviso, scoprirsi un’insenatura nascosta, di ulivi e castagni. Un piccolo villaggio, Portofino, si allarga come un arco di luna attorno a questo calmo bacino” (Guy de Maupassant). Ricordato da Plinio il Vecchio come “Portus Delphini”, per il gran numero di delfini che popolavano le acque circostanti il golfo, Portofino è stato per secoli un sicuro approdo per le navi.

Incastonata nel Promontorio di Portofino c’è la suggestiva Baia di S. Fruttuoso:  sul fondale marino spalanca le braccia il Cristo degli Abissi, statua bronzea realizzata fondendo medaglie ed elementi navali.

 

SANREMO E DOLCEACQUA.


Sanremo non è solo la città del Festival, del Casinò e della “Classicissima”. E’ innanzitutto un antico borgo medievale – la Pigna –  che visse per secoli legato al mare. “Sanremo è presente in molte delle Città invisibili” disse Italo Calvino, che vi trascorse l’infanzia. Dolceacqua: uno splendido borgo dell’entroterra ligure. Altre possibili escursioni ai  giardini botanicia  Hanbury, a Taggia, Triora, ed al Principato di Seborga.

Un’immagine tra le più caratteristiche dell’entroterra ligure è lo scorcio panoramico di Dolceacqua con il Ponte Vecchio, ad un solo arco di 33 metri di luce, definito dal pittore impressionista Claude Monet un “gioiello di leggerezza”. Feudo dei Conti di Ventimiglia, Dolceacqua fu acquistata nel sec XIII da Oberto Doria. Le ripide stradine affiancate da alte case attraversano ponticelli sotto ai quali gorgoglia il Nervia, e passano sotto lunghe volte, i tipici “chibi” (da ciibu, scuro) dove i raggi del sole stentano a scaldare gli antichi muri. La guida turistica ci condurrà a gustare la michetta, un dolce tipico che ricorda la fine dello jus primae noctis preteso dal tiranno Imperiale Doria nei confronti delle giovani spose, cancellato nel 1364 da una sollevazione popolare.

La visita guidata raggiungerà infine il Castello di Dolceacqua. Costruito nel XIII secolo con torre difensiva venne poi ingrandito nel XIV secolo, chiuso tra possenti mura. Durante il Rinascimento diventò una residenza signorile fortificata, con nuovi locali affrescati e arredati. Il 27 luglio 1744 durante un episodio della guerra di successione austriaca fu parzialmente distrutto dalle truppe Francesi e Spagnole. Subì ulteriori danneggiamenti nel terremoto del 1887.

 

MONACO E MONTE CARLO


Escursione al Principato di Monaco, con visita della città vecchia, dei giardini Saint-Martin, della Cattedrale con le tombe degli antenati del casato Grimaldi; suggestiva la cerimonia del cambio della guardia alle 11,55. Interessanti le visite del Museo Oceanografico ed Acquario, o delle sale di rappresentanza del Palazzo dei Grimaldi (da maggio ad ottobre). Lungo il percorso del gran Premio di Formula 1 da Monaco verrà raggiunto Montecarlo, con il celebre Casinò, l’elegante Cafè de Paris, l’atmosfera mondana degli eleganti negozi con grandi firme dell’alta moda e della gioielleria. Attraverso un percorso costiero dall’impareggiabile vista panoramica, si può raggiungere Eze; ai piedi di questo borgo medievale, un vero “nido di aquile”, vi è la celebre Profumeria Fragonard, dove è possibile partecipare a visite guidate gratuite.

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